mercoledì 10 febbraio 2016

Yoga al Mao

Tutto è iniziato mentre ero alla ricerca di attività che favorissero la concentrazione, alcune mi sono piaciute talmente tanto da attivare subito la mente e "vomitare" fuori idee...
Fra queste lo Yoga, sono andata in biblioteca ed ho letto alcuni libri, ho acquistato il libro di Claudia Porta "Giochiamo allo yoga", insomma mi sono preparata ed ho iniziato a giocare con i Cioccopupetti. Ci siamo ritagliati un momento la domenica sera, dopo cena, prima di andare a dormire, abbiamo cominciato con la lettura del libro, con la conoscenza della respirazione e di alcune asana semplici.
Nelle domeniche successive siamo partiti dalla respirazione, lenta, abbinata a movimenti lenti, abbiamo giocato slow motion, abbiamo inventato una storia a catena usando le asana conosciute, ho iniziato io decidendo il luogo, poi ha continuato Gianduiotta con due personaggi (animali), poi ha continuato OvettoK, di nuovo io..., gli animali ed alcuni luoghi li rappresentavamo con le asana. Altre volte abbiamo iniziato da giochi più movimentosi, per poi tranquillizzarci, insomma mi sono sempre basata su come stavano loro.
Infine, nel letto ho usato il training autogeno, una tecnica di rilassamento, partendo dai piedi che diventano pesanti pesanti e sprofondano nel letto, ...fino ad arrivare alla testa, che diventa pesante pesante e sprofonda nel cuscino.

In definitiva lo yoga ci sta aiutando a ritrovare un senso di calma e di relax, a migliorare la capacità di attenzione e concentrazione, a stimolare l'equilibrio, a favorire la libertà di espressione.


Ormai è da un pò che pratichiamo questo nostro yoga anche se qualche domenica la saltiamo, non ci siamo fatti sfuggire, però, l'evento "Yoga in museo" tenuto presso il MAO di Torino, l’attività, è stata un’occasione per adulti e bambini per trascorrere insieme un momento di serenità, complicità e divertimento in compagnia delle opere del Museo, guidati dall'insegnante di Yoga Camilla Guillaume.
Abbiamo visitato le opere del museo tra cui Ganesha, 


poi in aula didattica c'è stato il rito iniziale con il saluto, un pò di riscaldamento con esercizi di movimento e per scaricare le energie in eccesso, a seguire le asana (posizioni) con il racconto di una storia con esercizi e dinamici, successivamente abbiamo giocato divisi in due gruppi, infine c'è stato il rilassamento ed il rito finale (saluto) con mantra rituale di congedo.


poi in aula didattica c'è stato il rito iniziale con il saluto, un pò di riscaldamento con esercizi di movimento e per scaricare le energie in eccesso, a seguire le asana (posizioni) con il racconto di una storia con esercizi e dinamici, successivamente abbiamo giocato divisi in due gruppi, infine c'è stato il rilassamento ed il rito finale (saluto) con mantra rituale di congedo.
Bella esperienza e bello il museo, particolare rispetto agli altri in cui siamo stati.

martedì 9 febbraio 2016

Metodo di studio: mappe concettuali-storia

- 4 step - "Costruire le mappe"

Le mappe concettuali sono degli schemi che sintetizzano l'argomento, fissano le informazioni da studiare. 
In classe terza non sono ancora in grado di costruirle da soli, quindi di solito si ragiona e si riflette insieme e utilizzando il libro si realizzano con la maestra, o a casa con la mamma :)
In classe quarta iniziano a scriverle da soli, sugli argomenti semplici ed in quinta dovrebbero essere in grado di elaborare da soli uno schema riassuntivo sotto forma di mappa.
In rete se ne trovano tantissime e per tutte le materie, possono servire da esempio all'adulto che deve guidare i bambini, ma ritengo che l'ideale sia di partire dal proprio libro di testo.
In storia ad esempio:
-sottolineare le informazioni importanti
-elaborare dei quadri i civiltà
-inserire parole chiave e brevi spiegazioni
Queste indicazioni sono valide dall'evoluzione dell'uomo (australopiteco,... homo abilis, homo...), per il paleolico ed il neolitico, per tutte le civiltà che si studiano in classe quarta e quinta


quadri di civiltà


Questa è la mappa eseguita in classe terza, sul paleolitico.


Questa è la mappa dei sumeri eseguita in classe quarta, abbastanza semplice, dato che gli argomenti erano pochi e facilmente riassumibili.


Questa è la mappa dei greci eseguita in classe quinta, decisamente più complessa (infatti Gianduiotta dettava ed io scrivevo), anche perchè realizzata a fine capitolo, dopo 20 pagine studiate a due alla volta, seguite da interrogazione orale. E' servita come ripasso generale prima della verifica scritta.

Ormai tutti i libri di testo danno indicazioni a fine capitolo su come riassumere e creare mappe, quindi non è poi così complicato, è utile però allenarli fin dalla classe terza, dove gli argomenti sono meno difficoltosi e si può lavorare sul metodo, quindi sul "come" più che sul "cosa", gli argomenti possono essere appresi in modo divertente utilizzando i cartoni animati o i siti per bambini, di cui parlerò nei prossimi post.


Imparare ad imparare
Studiare... perchè si deve studiare?
Quando studiare
Come si studia a scuola e/o a casa
Dove studiare
Come studiare realizzando le mappe concettuali

lunedì 8 febbraio 2016

Matisse ed il Jazz

Domenica 7 febbraio siamo andati a Torino, a Palazzo Chiablese, per una visita guidata alla mostra “Matisse e il suo tempo” e partecipare all'attività "Io gioco con l'arte", nello specifico FaceArtBook.
Piazza Castello era suggestiva con ben tre file lunghissime sotto la pioggia, una per Palazzo Madama e le sue mostre, l'altra per Palazzo Reale e l'ultima per Matisse, ma noi l'abbiamo evitata prenotando per tempo, bello vedere che c'è tanta gente che ama la cultura... anche sotto l'acqua.
Ai bambini hanno fatto indossare una maglietta arancione con il logo dell'attività, poi, pronti con le cuffiette, siamo partiti per gironzolare fra le sale. Carino il gioco organizzato, che ci ha permesso di conoscere alcuni aspetti della vita dell'artista e dei suoi amici/nemici del tempo.
Abbiamo visto quadri di Matisse, Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Mirò, Derain, Braque, Marquet, Lèger, quasi 100 opere d’arte.
Belli tutti, le odalische di Matisse e di Picasso, il Grand intérieur rouge, i fiori che non sono soggetti principali nei quadri ma solo intravisti, ci fanno ricordare i quadri visti alla Pinacoteca Agnelli per la giornata Gioiadarte.
Ma Icaro rimane il nostro preferito,


ho letto ai bambini la leggenda di Dedalo e Icaro. Bella l'idea di "disegnare nel colore" con la tecnica del papier decoupè usata in tutto il suo libro "Jazz".
La mostra ci ha dato lo spunto per cercare cos'è la musica jazz ed abbiamo guardato le opere d'arte con un occhio diverso, ascoltando e provando ad animarle con la mente e la fantasia. Il Jazz a tratti scatenatissimo ed a tratti lento, romantico, fa venir voglia di accoccolarsi vicini per stringersi forte e intanto immaginiamo Icaro che balla cercando con la punta delle ali di toccare le stelle.
Come non andare con la mente al cartone animato degli Aristogatti, in cui ad uno dei micini hanno dato il nome dell'artista come ossequio perchè jazz e Matisse sono un connubio artistico speciale.



 Cioccopupetti con le magliette 

...anche con l'arte s'impara!!!
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