La grotta di Babbo Natale è stata la gita che più di tutte ci ha entusiasmato, tanto da farmi venire i lucciconi agli occhi nel vedere i volti dei bambini alla vista di Babbo Natale.
Il primo anno non sono riuscita a prenotare per tempo, ho trovato il sito a dicembre e ormai non c'era più posto, l'anno successivo ho prenotato ad ottobre, tre famiglie per il 13 dicembre.
Siamo andati in auto fino ad Ornavasso (Lago Maggiore), c'è un grande parcheggio dove lasciare l'auto, ci siamo cambiati indossando scarponcini, giubbotto, sciarpa, cappello e guanti. Zaino in spalla è iniziata la passeggiata.
Ripresa la passeggiata siamo arrivati al Parco abbiamo fatto il giro nella grotta dei Twergi, gli gnomi dei boschi di Ornavasso.
Momento molto natalizio è stato ascoltare una delle storie raccontate nel libro dei Twergi.
Dopo una piccola coda siamo arrivato da un Twergi che donava l'attestato del "Bravo Bambino", ma non senza aver fatto qualche domandina ed essersi accertato che i Cioccopupetti fossero nella lista dei buoni di Babbo Natale.
Si riprende la passeggiata nel parco, tra sentieri popolati da magiche presenze, il sentiero degli alberi parlanti... Il mio nipotino dormiente è passato da una strada più accessibile con il passeggino.
Poi abbiamo fatto la coda per entrare nella Grotta, ci hanno dato da indossare delle retine ed i caschetti gialli.
E' una vera cava di marmo rosa, sotterranea, con una galleria di accesso in pietra lunga 200 metri e un grande salone con il pavimento e le pareti in marmo rosa.
la Grotta
Ooohhhhhh uguale a lui... era proprio lui, proprio Babbo Natale, foto di rito, pochi minuti e si ritorna indietro.
Momento face painting
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